venerdì 3 luglio 2009

LA VOCE DELLE IMPRESE

FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA.…….. VOCE
Vogliamo noi tutti far sentir la Nostra voce affinché i legislatori possano Seriamente prendere in considerazione Urgentemente di CAMBIARE le cose …Affinché possiamo continuare a svolgere le nostre attività senza dover chiudere, e permettere a chi lo desidera d’ampliarsi.Crediamo che in questo momento non si possa più aspettare e si debba in modo sostanziale modificare il carico fiscale, la burocratizzazionedell’impresa , i vincoli assai rigidi che impediscono l’espansione del lavoro concretamente analizzareE INTERVENIRE IN MODO CELERE sui MOLTI punti che influiscono sulla stagnazione delle assunzioni in seguito al Costo del Lavoro Particolarmente alto.Sia per le aziende che per i dipendenti che si vedono espropriare dagli stipendi molto denaro, che potrebbe servire ad affrontare il momento di crisi, a far ripartire l’economiaRisolte e migliorate le questioni dell’ apprendistato e dei contratti in genere, che obbligano i dipendenti e datori di lavoro a corsi spesso inutili e lontani piuttosto prolungati con un costo per l’azienda oneroso che e non li qualifica in modo concreto.In questi anni si sono viste lievitare spese assurde , Costi Tasse, Burocrazie varie che impediscono a chi vuole investire d’intraprendere questo cammino, e per chi è gia imprenditore di continuare a rimanere su mercato per sviluppare l’Azienda ed assumere nuovi dipendenti.
Non si può più rimanere in Silenzio di fronte a questo scenario, che vede una crisi strutturale profonda , trascinarsi da molti anni sotto gli occhi di tutti anche degli stessi imprenditori e lavoratori , che non riescono più a sostenere, il peso
così elevato di questa situazione stagnante , sentita ormai da tutti indipendentemente dall’ attività svolta , in particolare quelle piccole realtà , spesso neppure considerate.
L’Apparato burocratico appesantito da competenze e organismi vari ormai non è più in grado di sostenere realmente le esigenze di un economia profondamente cambiata continuando ad aggravare proprio la base su cui si poggia la reale produzione di posti di lavoro, e quindi il futuro della ripresa, quella base ormai al collasso.
Tutte quelle aziende che sviluppano sul territorio e sono la colonna portante della creatività e del rischio che da sempre contraddistingue la piccola e Media Impresa in Italia , fatta di piccole entità diversificate che rappresentano con i loro numeri più del ottanta per cento dei posti di lavoro.
Come possono avere così poca forza?
Un apparato gigantesco che oramai produce costi immensi per mantenersi e che rischia di far affondare, sotto il peso della lentezza, delle normative, e la fatica ad assumere, anche quelle poche aziende sane rimaste in piedi
E’ necessario che si ritorni ad una meritocraziaPremiare chi produce meglio e con qualità chi fa e s’impegna e agevolarlo affinché cresca poiché produce posti di lavoro porta a una crescita economica Serve alla società e l’alimenta. Agevolarlo nel lavoro rendendo fluidi e limpidi giusti gli adempimentiUno stato SOCIO della piccola media azienda , con l’ oltre cinquanta per cento dei prelievi in tasse e da poco indietro con i servizi , NON PARTECIPA EFFETTIVAMENTE MA PRENDE alle imprese artigianali e commerciali , più di quanto da indietro.

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