venerdì 3 luglio 2009

BUROCRAZIA e IMPRESE

BUROCRAZIA E IMPRESE
Burocrazia italiana lenta, tasse sulle società tra le più alte del mondo e, più in generale, il numero di adempimenti e il tempo necessario a gestirli collocano il Belpaese agli ultimi posti del panorama internazionale globale.
E’ questo il quadro generale che emerge da un’indagine realizzata da PricewaterhouseCoopers e da World Bank-Ifc sulla base del report del Gruppo World Bank, ‘Paying Taxes 2009’.
Dai risultati emersi, risulterebbe che l’Italia occupa l’ultima posizione fra i paesi della Ue e 166esima su 181 paesi nel mondo, con una pressione impositiva che arriva al 73 per cento degli utili. Inoltre, si posizione alla 128esima posizione nella speciale classifica della semplicità degli adempimenti fiscali e contributivi e alla 133esima in quella delle ore necessarie a ottemperarvi. Insieme all’Italia, in negativo ci sono solo Polonia e Romania. Primeg,giano, invec tra i paesi del G8 Gran Bretagna, Canada e Usa. Solo la Russia fa peggio dell’Italia.
I paesi con il total tax rates più bassi sono: Vanuatu (8,4%), Maldive (9%), Qatar (11%), Kuwait (14,4%), Bahrain (15%), Zambia (16%) e Lesotho (18%). Tra i paesi che nel 2007/2008 hanno ridotto l’imposta sui redditi delle società sono stati: Albania, Antigua e Barbuda, Bosnia-Erzegovina, Burkina Faso, Canada, Cina, Costa d’Avorio, Repubblica Ceca, Danimarca, Repubblica Dominicana, Georgia, Germania, Italia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Madagascar, Malaysia, Marocco, Nuova Zelanda, Samoa, St.Vincent e Grenadine, Tailandia.

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